martedì 28 aprile 2009

L'Omelia di Papa Benedetto XVI per la Canonizzazione del nostro Fondatore e di altri quattro amici di Dio


CAPPELLA PAPALE
PER LA CANONIZZAZIONE DEI BEATI

Arcangelo Tadini (1846-1912)
Bernardo Tolomei (1272-1348)
Nuno de Santa Maria Alvares Pereira (1360-1431)
Gertrude Comensoli (1847-1903)
Caterina Volpicelli (1839-1894)

OMELIA DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI

Sagrato della Basilica Vaticana
Domenica, 26 aprile 2009



Cari fratelli e sorelle,

in questa terza domenica del tempo pasquale, al centro della nostra attenzione la liturgia pone ancora una volta il mistero di Cristo risorto. Vittorioso sul male e sulla morte, l’Autore della vita, che si è immolato quale vittima di espiazione per i nostri peccati, “continua ad offrirsi per noi ed intercede come nostro avvocato; sacrificato sulla croce più non muore e con i segni della passione vive immortale” (cfr Prefazio pasquale 3). Lasciamoci interiormente inondare dal fulgore pasquale che promana da questo grande mistero, e con il Salmo responsoriale preghiamo: “Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto”.

La luce del volto di Cristo risorto risplende oggi su di noi particolarmente attraverso i tratti evangelici dei cinque Beati che in questa celebrazione vengono iscritti nell’albo dei Santi: Arcangelo Tadini, Bernardo Tolomei, Nuno de Santa Maria Alvares Pereira, Gertrude Comensoli e Caterina Volpicelli. Mi unisco volentieri all’omaggio che a loro rendono i pellegrini, qui convenuti da varie nazioni, ai quali con grande affetto rivolgo un cordiale saluto. Le diverse vicende umane e spirituali di questi nuovi Santi stanno a mostrarci il rinnovamento profondo che nel cuore dell’uomo opera il mistero della risurrezione di Cristo; mistero fondamentale che orienta e guida tutta la storia della salvezza. Giustamente pertanto la Chiesa sempre, ed ancor più in questo tempo pasquale, ci invita a dirigere i nostri sguardi verso Cristo risorto, realmente presente nel Sacramento dell’Eucaristia.

Nella pagina evangelica, san Luca riferisce una delle apparizioni di Gesù risorto (24,35-48). Proprio all’inizio del brano, l’evangelista annota che i due discepoli di Emmaus, tornati in fretta a Gerusalemme, raccontarono agli Undici come lo avevano riconosciuto “nello spezzare il pane” (v. 35). E mentre essi stavano narrando la straordinaria esperienza del loro incontro con il Signore, Egli “in persona stette in mezzo a loro” (v. 36). A causa di questa sua improvvisa apparizione gli Apostoli restarono intimoriti e spaventati, al punto che Gesù, per rassicurarli e vincere ogni titubanza e dubbio, chiese loro di toccarlo – non era un fantasma, ma un uomo in carne ed ossa - e domandò poi qualcosa da mangiare. Ancora una volta, come era avvenuto per i due di Emmaus, è a tavola, mentre mangia con i suoi, che il Cristo risorto si manifesta ai discepoli, aiutandoli a comprendere le Scritture e a rileggere gli eventi della salvezza alla luce della Pasqua. “Bisogna che si compiano – egli dice – tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi” (v. 44). E li invita a guardare al futuro: “nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati” (v. 47).

Questa stessa esperienza, ogni comunità la rivive nella celebrazione eucaristica, specialmente in quella domenicale. L’Eucaristia, il luogo privilegiato in cui la Chiesa riconosce “l’autore della vita” (cfr At 3,15), è “la frazione del pane”, come viene chiamata negli Atti degli Apostoli. In essa, mediante la fede, entriamo in comunione con Cristo, che è “altare, vittima e sacerdote” (cfr Prefazio pasquale 5). Ci raduniamo intorno a Lui per far memoria delle sue parole e degli eventi contenuti nella Scrittura; riviviamo la sua passione, morte e risurrezione. Celebrando l’Eucaristia comunichiamo con Cristo, vittima di espiazione, e da Lui attingiamo perdono e vita. Cosa sarebbe la nostra vita di cristiani senza l’Eucaristia? L’Eucaristia è la perpetua e vivente eredità lasciataci dal Signore nel Sacramento del suo Corpo e del suo Sangue, che dobbiamo costantemente ripensare ed approfondire perché, come affermava il venerato Papa Paolo VI, possa “imprimere la sua inesauribile efficacia su tutti i giorni della nostra vita mortale” (Insegnamenti, V [1967], p. 779). Nutriti del Pane eucaristico, i santi che oggi veneriamo, hanno portato a compimento la loro missione di amore evangelico nei diversi campi, in cui hanno operato con i loro peculiari carismi.

Lunghe ore trascorreva in preghiera davanti all’Eucaristia sant’Arcangelo Tadini, che, avendo sempre di vista nel suo ministero pastorale la persona umana nella sua totalità, aiutava i suoi parrocchiani a crescere umanamente e spiritualmente. Questo santo sacerdote, uomo tutto di Dio, pronto in ogni circostanza a lasciarsi guidare dallo Spirito Santo, era allo stesso tempo disponibile a cogliere le urgenze del momento e a trovarvi rimedio. Assunse per questo non poche iniziative concrete e coraggiose, come l’organizzazione della “Società Operaia Cattolica di Mutuo Soccorso”, la costruzione della filanda e del convitto per le operaie e la fondazione, nel 1900, della “Congregazione delle Suore Operaie della Santa Casa di Nazareth”, allo scopo di evangelizzare il mondo del lavoro attraverso la condivisione della fatica, sull’esempio della Santa Famiglia di Nazareth. Quanto profetica fu l’intuizione carismatica di Don Tadini e quanto attuale resta il suo esempio anche oggi, in un’epoca di grave crisi economica! Egli ci ricorda che solo coltivando un costante e profondo rapporto con il Signore, specialmente nel Sacramento dell’Eucaristia, possiamo poi essere in grado di recare il fermento del Vangelo nelle varie attività lavorative e in ogni ambito della nostra società.

Anche in san Bernardo Tolomei, iniziatore di un singolare movimento monastico benedettino, spicca l’amore per la preghiera e per il lavoro manuale. La sua fu un’esistenza eucaristica, tutta dedita alla contemplazione, che si traduceva in umile servizio del prossimo. Per il suo singolare spirito di umiltà e di accoglienza fraterna, fu dai monaci rieletto abate per ventisette anni consecutivi, fino alla morte. Inoltre, per assicurare l’avvenire della sua opera, egli ottenne da Clemente VI, il 21 gennaio 1344, l’approvazione pontificia della nuova Congregazione benedettina, detta di “S. Maria di Monte Oliveto”. In occasione della grande peste del 1348, lasciò la solitudine di Monte Oliveto per recarsi nel monastero di S. Benedetto a Porta Tufi, in Siena, ad assistere i suoi monaci colpiti dal male, e morì egli stesso vittima del morbo come autentico martire della carità. Dall’esempio di questo Santo viene a noi l’invito a tradurre la nostra fede in una vita dedicata a Dio nella preghiera e spesa al servizio del prossimo sotto la spinta di una carità pronta anche al sacrificio supremo.

«Sabei que o Senhor me fez maravilhas. Ele me ouve, quando eu o chamo» (Sal 4,4). Estas palavras do Salmo Responsorial exprimem o segredo da vida do bem-aventurado Nuno de Santa Maria, herói e santo de Portugal. Os setenta anos da sua vida situam-se na segunda metade do século XIV [catorze] e primeira do século XV [quinze], que viram aquela nação consolidar a sua independência de Castela e estender-se depois pelos Oceanos – não sem um desígnio particular de Deus –, abrindo novas rotas que haviam de propiciar a chegada do Evangelho de Cristo até aos confins da terra. São Nuno sente-se instrumento deste desígnio superior e alistado na militia Christi, ou seja, no serviço de testemunho que cada cristão é chamado a dar no mundo. Características dele são uma intensa vida de oração e absoluta confiança no auxílio divino. Embora fosse um óptimo militar e um grande chefe, nunca deixou os dotes pessoais sobreporem-se à acção suprema que vem de Deus. São Nuno esforçava-se por não pôr obstáculos à acção de Deus na sua vida, imitando Nossa Senhora, de Quem era devotíssimo e a Quem atribuía publicamente as suas vitórias. No ocaso da sua vida, retirou-se para o convento do Carmo por ele mandado construir. Sinto-me feliz por apontar à Igreja inteira esta figura exemplar nomeadamente pela presença duma vida de fé e oração em contextos aparentemente pouco favoráveis à mesma, sendo a prova de que em qualquer situação, mesmo de carácter militar e bélica, é possível actuar e realizar os valores e princípios da vida cristã, sobretudo se esta é colocada ao serviço do bem comum e da glória de Deus.

Una particolare attrazione per Gesù presente nell’Eucaristia avvertì sin da bambina santa Gertrude Comensoli. L’adorazione del Cristo eucaristico diventò lo scopo principale della sua vita, potremmo quasi dire la condizione abituale della sua esistenza. Fu infatti davanti all’Eucarestia che santa Gertrude comprese la sua vocazione e missione nella Chiesa: quella di dedicarsi senza riserve all’azione apostolica e missionaria, specialmente a favore della gioventù. Nacque così, in obbedienza a Papa Leone XIII, il suo Istituto che mirava a tradurre la “carità contemplata” nel Cristo eucaristico, in “carità vissuta” nel dedicarsi al prossimo bisognoso. In una società smarrita e spesso ferita, come è la nostra, ad una gioventù, come quella dei nostri tempi, in cerca di valori e di un senso da dare al proprio esistere, santa Gertrude indica come saldo punto di riferimento il Dio che nell’Eucaristia si è fatto nostro compagno di viaggio. Ci ricorda che “l’adorazione deve prevalere sopra tutte le opere di carità” perché è dall’amore per Cristo morto e risorto, realmente presente nel Sacramento eucaristico, che scaturisce quella carità evangelica che ci spinge a considerare fratelli tutti gli uomini.

Testimone dell’amore divino fu anche santa Caterina Volpicelli, che si sforzò di “ essere di Cristo, per portare a Cristo” quanti ebbe ad incontrare nella Napoli di fine Ottocento, in un tempo di crisi spirituale e sociale. Anche per lei il segreto fu l’Eucaristia. Alle sue prime collaboratrici raccomandava di coltivare una intensa vita spirituale nella preghiera e, soprattutto, il contatto vitale con Gesù eucaristico. E’ questa anche oggi la condizione per proseguire l’opera e la missione da lei iniziate e lasciate in eredità alle “Ancelle del Sacro Cuore”. Per essere autentiche educatrici della fede, desiderose di trasmettere alle nuove generazioni i valori della cultura cristiana, è indispensabile, come amava ripetere, liberare Dio dalle prigioni in cui lo hanno confinato gli uomini. Solo infatti nel Cuore di Cristo l’umanità può trovare la sua ‘stabile dimora”. Santa Caterina mostra alle sue figlie spirituali e a tutti noi, il cammino esigente di una conversione che cambi in radice il cuore, e si traduca in azioni coerenti con il Vangelo. E’ possibile così porre le basi per costruire una società aperta alla giustizia e alla solidarietà, superando quello squilibrio economico e culturale che continua a sussistere in gran parte del nostro pianeta.

Cari fratelli e sorelle, rendiamo grazie al Signore per il dono della santità, che quest’oggi rifulge nella Chiesa con singolare bellezza in Arcangelo Tadini, Bernardo Tolomei, Nuno de Santa Maria Alvares Pereira, Gertrude Comensoli e Caterina Volpicelli. Lasciamoci attrarre dai loro esempi, lasciamoci guidare dai loro insegnamenti, perché anche la nostra esistenza diventi un cantico di lode a Dio, sulle orme di Gesù, adorato con fede nel mistero eucaristico e servito con generosità nel nostro prossimo. Ci ottenga di realizzare questa missione evangelica la materna intercessione di Maria, Regina dei Santi, e di questi nuovi cinque luminosi esempi di santità, che oggi con gioia veneriamo. Amen!
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Iniziative dell'Associazione "Padre Teodoro Capra" in onore di San Bernardo Tolomei


L'Associazione dedicata alla indimenticabile figura spirituale di Padre Teodoro Capra, monaco di Monte Oliveto Maggiore, ha organizzato alcune iniziative in onore del nostro Fondatore che lo scorso 26 aprile il Santo Padre ha solennemente canonizzato.

Questo il programma:
Il giorno 16 maggio 2009 si terrà una conferenza di Dom Celso nella sala della Cappella di Santa Maria del Manto al S. Maria della Scala (ad essa si riferisce la foto), con visita a "S.Caterina della Notte" e agli affreschi della Tebaide, cfr.
http://www.santamariadellascala.com

Il 26 settembre 2009 è previsto un pellegrinaggio da Asciano a Monte Oliveto con visita alla grotta del Santo e alla tomba di Padre Capra. Seguirà una Messa alle ore 19.

Il 31 ottobre 2009 il Padre Abate Generale celebrerà una Santa Messa alle ore 18.30 presso il Santuario "Casa di S. Caterina".

Il 7 novembre 2009 l'associazione presenterà la mostra "Giovanni Bernardo Tolomei-Testimoniare Cristo con la vita", allestita presso l'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore. In quel giorno alle ore 17.30 è prevista una Santa Messa.
Tutti sono invitati a partecipare.

venerdì 24 aprile 2009

La Canonizzazione del Beato Bernardo a San Paolo del Brasile


I nostri amati confratelli del monastero olivetano di San Paolo, nel lontano Brasile, dove dal 1919 germoglia e fruttifica l'olivo piantato nel 1313 ad Accona dal nostro Fondatore, ci comunicano, nella melodiosa lingua "brasileira", il programma di massima delle celebrazioni organizzate per questo ormai imminente giorno di grazia. Prima di leggerlo nella lingua originale, la redazione Vi offre una approssimativa traduzione:
"I monaci Olivetani di Vila Esperança (San Paulo, Brasile) benediranno e ringrazieranno il Signore per la canonizzazione di Bernardo Tolomei nella Santa Messa delle ore 16 il giorno di Sabato 25 aprile, con la partecipazione di vari sacerdoti, religiosi e amici della Diocesi di San Michele Paulista. E' prevista altresì la presenza di professori, funzionari e alunni del Collegio Olivetano. Anche le Sante Messe domenicali delle ore 9 e delle ore 19 saranno celebrate con particolare solennità per manifestare la gioia e la riconoscenza al Signore per la grazia di questa attesa canonizzazione.
Il 19 agosto 2009, prima solennità di San Bernardo Tolomei, è stata confermata nella Parrocchia di Sant'Antonio la presenza del Cardinale di San Paolo, S.E.R. Dom Odilo Pedro Scherer.

Ecco invece il messaggio originario che ci ha inviato il carissimo Dom. Gregorio:

A CANONIZAÇÃO EM SÃO PAULO/Brasil

Os olivetanos de Vila Esperança (São Paulo, Brasil) festejarão agradecidos ao Senhor pela canonização de Bernardo Tolomei no sábado, na Santa Missa das 16h, com a participação de vários sacerdotes e religiosos amigos da Diocese de São Miguel Paulista. Contaremos também com a participação de professores, funcionários e alunos do Colégio Olivetano por nós mantidos. Além disso, também as Missas dominicais das 9 e 19h serão especialmente celebradas com o agradecimento e louvor todo especiais pela canonização de nosso Fundador.

domenica 19 aprile 2009

Bernardo Tolomei, Santo Abate per la Chiesa. La gioia dei pastori di tantissime diocesi nel mondo


Con grande zelo il nostro Padre Abate Generale dom. Michelangelo M. Tiribilli ha recapitato alla redazione del bolg i numerosissimi messaggi a lui pervenuti da vescovi legati da molteplici vincoli alla nostra Congregazione. Sono intensi messaggi recanti espressioni di grande giubilo e commozione per l'evento di grazia ormai imminente.
Fin dalle primissime vicende biografiche e comunitarie del Beato Bernardo si intuisce come per lui decisivo fosse il rapporto con l'autorità episcopale, atteggiamento e sensibilità che si motivano anche in considerazione dei tempi di generale crisi dello stesso tessuto ecclesiale, non rare volte sfilacciato per la presenza di movimenti religiosi spesso sconfinanti in atteggiamenti e convinzioni sostanzialmente ereticali. L'immagine qui sopra mostra lo stemma del Vescovo Guido Tarlati, un nome e una relazione, quella fra il presule d'Arezzo e il nostro Fondatore, da questo punto di vista assai significativa e quasi paradigmatica. Secondo una recente storiografia è la permanente attenzione da parte dei nostri primi padri in ordine a ottimi e fecondi rapporti con l'autorità episcopale a motivare, fra l'altro, lo straordinario sviluppo della Congregazione di Monte Oliveto nei suoi primissimi secoli di vita: numerosi erano infatti i vescovi che chiedevano di poter annoverare nelle loro diocesi la presenza di un nostro monastero. E' in questa secolare tradizione che ci piace inscrivere la straordinaria manifestazione di considerazione, affetto, stima e gioia pervenuta all'Abate Generale dal Patriarca di Venezia, Cardinale Angelo Scola, dai vescovi di Troyes (F), Tucson (USA), Honolulu (USA), Northampton (UK), Sâo Miguel Paulista (BR), Pitigliano-Sovana-Orbetello. Quest'ultimo rievocando, in una commovente lettera, gli anni di seminario a Volterra e a Siena, riconosce i «tanti e tanti motivi di stima e di gratitudine» alla nostra Congregazione e dunque la sua grande «gioia per la canonizzazione del beato Bernardo». Una menzione a parte meritano anche i due bei messaggi del padre dom. Emanuele Bargellini, già priore generale della Congregazione camaldolese e attualmente impegnato con frutti preziosi nel rafforzamento di una comunità monastica in terra brasiliana, e di dom. Pietro Vittorelli, abate di Montecassino, che nella sua lettera tra l'altro ci assicura circa la sua graditissima presenza in piazza San Pietro il 26 aprile 2009.

La Canonizzazione del Beato Bernardo in Corea


Alla redazione del blog è giunto il programma dei festeggiamenti per San Bernardo Tolomei organizzati dai nostri fratelli e dalle nostre sorelle presenti in Corea:
i fratelli celebreranno solennemente il nuovo Santo il 27 di aprile assieme alle 550 consorelle di Go Sung. Parteciperanno il Vescovo di Pusan, l'abate benedettino di Waegwan, oltre a vari altri sacerdoti, benefattori e amici. La redazione del blog, interpretando certamente i sentimenti di ogni monaco e monaca olivetana, augura ai fratelli e alle sorelle della Corea di poter sentire in pienezza la grazia di questo evento straordinario. Esso, anche se celebrato a migliaia di chilometri di distanza, sarà reso vicinissimo e integralmente "partecipabile" dalla forza dello Spirito Santo e da quella mistica della preghiera.

martedì 14 aprile 2009

La Canonizzazione del Beato Bernardo in Guatemala


I confratelli del Guatemala per i giorni di grazia della Canonizzazione del nostro amato Fondatore hanno organizzato alcune significative iniziative di cui diamo qui un sintetico programma: il giorno Sabato 25 aprile alle ore 12 nella Cappella del Monastero tre giovani inizieranno col rito della vestizione il loro noviziato. Nel pomeriggio dello stesso giorno alle ore 18 sono previsti un concerto e una conferenza dedicata alla figura di Bernardo Tolomei. L'indomani, Domenica 26 aprile, mentre il cuore della Congregazione sarà, per la prima volta nella storia, non a Monte Oliveto Maggiore ma in piazza San Pietro a Roma, alle ore 9 nella Chiesa parrocchiale si terrà una solenne processione con l'immagine del nuovo Santo, seguita da una celebrazione eucaristica presieduta dal Segretario della Nunziatura Apostolica in Guatemala. Il giorno 28 aprile è invece programmata la Santa Messa di ringraziamento con la partecipazione degli amici e dei benefattori del Monastero, oltre a vari vescovi della zona. Il giorno 30 aprile si terrà infine una processione seguita da una Messa presieduta nella Parocchia della Immacolata Concezione a Boca del Monte da un vescovo amico della Comunità. Contemporaneamente si terrà una celebrazione eucaristica di ringraziamento presieduta dal confratello dom. Basilio Franchi nella casa dipendente di San José las Minas El Porvenir.

Te Deum. Messaggio dal Padre Abate Generale


Arcicenobio di Monte Oliveto Maggiore

14 aprile 2009



Consorelle e Confratelli e figli miei amatissimi,



L’umile successore dell’ormai San Bernardo Tolomei, si rivolge a ciascuno di voi col cuore in mano per esortarvi caldamente a disporvi spiritualmente al grande evento della santificazione del nostro Padre e Fondatore. Nessuno di voi viva in modo marginale, e tanto meno estraneo e superficiale, questo evento non solo storico, ma decisivo per la nostra Congregazione. Con la presenza di cento, fra monaci e monache alla Casa La Salle, tutta la Congregazione fa una sosta spirituale per predisporsi nel miglior modo possibile alla celebrazione in S. pietro del 26 aprile, ma anche chi di voi non è presente fisicamente, partecipi spiritualmente a questi nostri 3 giorni di grazia: 24-26 aprile 2009. Lunedì 27 aprile, nella basilica della nostra cara santa e madre Francesca, canteremo il nostro Te Deum di Ringraziamento; tutti i monaci e monache, e in ogni monastero, si canti col cuore pieno di esultanza questo inno liturgico.



Vostro affezionatissimo padre Abate Generale, + Michelangelo M. Tiribilli

lunedì 13 aprile 2009

Bernardo Tolomei, testimone dell'amore di Cristo


In occasione della canonizzazione del nostro Fondatore, prevista il 26 aprile 2009 in piazza San Pietro a Roma, i monaci di San Miniato al Monte organizzano un incontro di approfondimento dedicato a

«Bernardo Tolomei,
testimone dell’amore di Cristo».

La conferenza si terrà
Giovedì 16 aprile alle ore 18.40
presso l’Archivio Storico delle Porte Sante,
ingresso a sinistra della
Basilica di San Miniato al Monte. Particolarmente invitati sono gli iscritti al pellegrinaggio a Roma per partecipare alla Canonizzazione del nostro amato Fondatore.

venerdì 3 aprile 2009

Un futuro monastico per un antico, bellissimo monastero olivetano?


Rassegna Stampa
a cura dell'Ufficio Stampa della Diocesi di Padova
«I monaci torneranno lassù». L’ambizioso progetto del parroco di Castelnuovo sui Colli Euganei.

E’ don Luigi Goldin, parroco di Castelnuovo, il presidente pro tempore della Fondazione costituita con l’ambizioso obiettivo di ricostruire il complesso monastico olivetano di San Giovanni Battista del Monte Venda. Operazione che prevede una spesa di 24 milioni di euro ed è già oggetto di un disegno di legge bipartisan firmato da 29 deputati di entrambi gli schieramenti. «Dirò tutto la prossima settimana - taglia corto don Luigi -. Spiegherò ogni cosa». Don Luigi Goldin si limita a ricordare che l’iniziativa, per quanto l’impatto sull’opinione pubblica sia stato quello di un fulmine a ciel sereno (e abbia già suscitato più di qualche perplessità), ha radici lontane. «Non è certo nata ieri - dice il prete -. E’ l’associazione “Amici del Venda”, già protagonista del recupero delle celebrazioni del 24 giugno (culminanti con la processione da Castelnuovo alla sommità del monte, ndr), il motore di tutto. C’è un forte sentimento di devozione popolare alla base del progetto. Ricostituire la comunità monastica in cima al Venda è tutt’altro che un’utopia. E ricordo anche che è stato per la sensibilità di alcuni politici di ieri, come l’allora Presidente della Repubblica Antonio Segni, se dal Venda negli anni Sessanta non sono stati cancellati anche i pochi ruderi rimasti dell’ex monastero».
La Fondazione è costituita da cinque membri: vi fanno parte l’abate emerito di Santa Giustina, Dom Innocenzo Negrato, l’avvocato Marco Bellagamba, il dottor Giulio Sanavio e il professor Ermenegildo Semenzato.
Don Luigi Goldin, originario di Schiavonia d’Este, è una vocazione adulta. Dopo aver ricoperto incarichi nel settore amministrativo della Curia, è diventato anche cappellano militare. Tutt’oggi svolge un ruolo di coordinamento fra i cappellani militari a livello regionale. Parroco dinamico, attivo, intraprendente. Anche l’aver riportato i fedeli di Castelnuovo sopra il Venda a cadenza fissa ogni 24 giugno per lui è stata una sfida vinta. Don Luigi ha una notevole capacità di mobilitazione, specie se a ispirarlo sono grandi visioni evocative del passato, viste nell’ottica della devozione popolare. Il ricordo della plurisecolare attività monastica sul Venda, cessata solo nel 1916, evidentemente lo ha colpito molto. Come ha colpito molto quanti credono nel faraonico progetto.
Renato Malaman
Fonte: Ufficio Stampa della Diocesi di Padova - via Vescovado, 29 - 35141 Padova - tel. 049.8771755

mercoledì 1 aprile 2009

Ritiro a Roma: notizie e precisazioni dal nostro P. Vicario Generale


Canonizzazione del nostro Fondatore
S. Bernardo Tolomei
26 Aprile 2009 ore 10.00 P.zza S. Pietro

OGGETTO: Ultimo email operativo

La scelta della “casa La Salle” in via Aurelia 472, quale soggiorno per i monaci, monache e suore, era motivata nel poter vivere insieme, nello spazio e nel tempo, nella gioia e nella condivisione, il dono che Dio ci ha preparato!
Alcuni si sono lasciati guidare (comprensibile!) dal risparmio per il soggiorno!
Questo provocherà qualche difficoltà nell’orario e negli spostamenti; cercheremo di ovviare con la premura reciproca, la puntualità agli atti, agli incontri, alle attività.
Ecco ora le indicazioni, giorno per giorno, che dovremmo mettere in pratica tutti per non incorrere in difficoltà.
INDICAZIONI GENERALI
1. Il monastero di S. Francesca Romana in Roma non ha la possibilità di ospitare prima e dopo la Canonizzazione.
2. Gli incontri spirituali del 24 e 25 aprile si terranno presso la Casa La Salle, via Aurelia 472, e inizieranno alle ore 07.00 con le Lodi. Dalle ore 9.00 alle 9.30 adorazione eucaristica libera. Alle ore 9.30 avremo le riflessioni spirituale che si concluderanno con la S. Messa delle ore 12.00. Dopo l’intervallo del pranzo, dalle 15.00 alle 15.30 adorazione eucaristica libera. Si riprenderanno le riflessioni alle ore 15.30 e si concluderanno alle ore 19.00 con il canto del Vespro.
3. Per raggiungere la Casa La Salle si può usare la Metrò A direzione Battistini, fermata Cornelia (si ritorna indietro per un centinaio di metri, P.zza S. Giovanni Battista de La Salle, e si prosegue per Via Aurelia), oppure autobus n.571 o n.46 da P.zza Venezia, alla prima fermata sulla Circonvallazione Aurelia (subito superata P.zza S. Giovanni Battista de La Salle).
4. Entro il 10 Aprile si dovrà comunicare al P. Vicario il luogo del proprio soggiorno e il telefono (telefono del P. Vicario 0577-707639 e/o email vicario@monteolivetomaggiore.it)

INDICAZIONI GIORNO PER GIORNO

1. Il 23 aprile è la giornata degli arrivi e della sistemazione nei vari alberghi. Alle ore 21.00 presso la Casa La Salle, via Aurelia 472, si avrà il primo incontro con l’Abate Generale, il Definitorio e tra di noi. Si concluderà con una preghiera.
2. 24 e 25 aprile, giornate di raccoglimento e di preghiera presso la Casa La Salle, via Aurelia 472.
3. Entro sabato 25 aprile si dovrà ritirare, se non è stato ancora fatto, (presso il monastero S. Francesca Romana) da D. Lorenzo M. Cimini , il biglietto per l’ingresso nella piazza di S. Pietro per se e il proprio gruppo, il kit del partecipante e il grande telo con l’immagine del nostro Santo Fondatore da esporre in tutti i nostri monasteri.
4.Il 26 aprile 2009 dalla “Casa la Salle” alle ore 7.00 partiranno 3 pullman per S. Pietro, i quali ci lasceranno vicino a Via delle Fornaci o Via Cavalleggeri a ridosso del colonnato di S. Pietro (occorre la massima puntualità per poter occupare i posti migliori per seguire il sacro rito). Vi dovremmo arrivare per le 8.30.
La porzione nostra è vicina all’Arco delle campane e tutti dovranno avere il biglietto rosa.
Le autorità, coloro che sono stati previsti per concelebrare o svolgono servizi liturgici (biglietto verde), entrano vicino al Portone di bronzo.
5. Al termine del sacro rito ritroveremo i pullman dove ci hanno lasciati per condurci presso la Casa delle Oblate Tor de’ Specchi, via Teatro Marcello 32, per il buffet. La previsione di partenza è verso le 13.00/13.15 a causa del traffico caotico nel momento in cui la piazza si libererà dai pellegrini.
6. Il pomeriggio e la cena del 26 Aprile sono liberi (può essere l’occasione per la visita a S. Paolo o alle altre Basiliche).
7. Nella giornata del 26 aprile 2009 si comunichi a P. Giacomo M. Ferrari chi intende rimanere per la solenne S. Messa di ringraziamento del 27 Aprile 2009 a S. Francesca Romana alle ore 12.00. Alla Santa Messa seguirà un buffet.
8. Tutti sono a conoscenza che la Casa La Salle dovrà essere libera entro le ore 10.00 del 27 Aprile 2009.

INDICAZIONI ECONOMICHE

1. La quota del soggiorno alla “Casa La Salle” dovrà essere versata entro il 25 aprile 2009 a D. Andrea M. Santus, il quale si troverà dal 23 al 25 Aprile, al tavolo nella Hall della Casa La Salle.
2. Tutte le mattine prima di iniziare le varie riflessioni del 24 e 25 aprile si dovranno prenotare il pranzo e la cena del giorno sempre da D. Andrea M. Santus.
3. Se qualche monastero o persona desidera concorrere alle spese per la Canonizzazione si deve rivolgere all’Economo Generale P. Giacomo M. Ferrari.

NB Per qualsiasi difficoltà nella quale uno di noi si potrà trovare, P. Giacomo M. Ferrari è sempre disponibile e rintracciabile presso la Casa La Salle (Tel. (+39) 3470793661.


BUON VIAGGIO DI AVVICINAMENTO A ROMA!