lunedì 23 marzo 2009

Un Concistoro per traguardo! La testimonianza di un protagonista d'eccezione: Dom Grégoire, postulatore della canonizzazione di s.Bernardo


Carissime e carissimi amici di questo Blog, in occasione della Festa del Transito del nostro Santo Padre Benedetto, avevamo scritto un messaggio di ringraziamento al nostro grande amico e fratello in Cristo, dom Réginald Grégoire, Postulatore della Causa di Canonizzazione del Beato Bernardo. Abbiamo da lui ricevuto una risposta così cordiale e letteralmente "zeppa" di utili e anche simpatiche informazioni relative al lungo iter di canonizzazione, che ci è parso bello pubblicarla, ovviamente dopo aver ottenuto l'amabile permesso da parte dello stesso padre Grégoire.
Leggendola potremo così meglio capire quanto questo monaco, garbato ma sempre tenace e determinatissimo, è riuscito ad architettare per coronare il sogno atteso per secoli da generazioni di monaci olivetani: vedere il loro Fondatore riconosciuto dalla Chiesa per quello che era davvero, un grande monaco, un autentico martire della carità, un vero santo!

Scrive Dom Réginald:

Grazie, carissimi confratelli, per il gentile messaggio. Il sito della canonizzazione è bellissimo. Si, sono felicissimo di non aver deluso chi mi ha affidato la Causa di canonizzazione, nel 1998. Sono stati 10 anni di diplomazia, di tenacia e di gentilezza. Conosco bene la Curia, per i miei 26 anni di lavoro; inoltre il Promotore della Fede (avvocato del diavolo), amico di Monte Oliveto, mi è stato consigliere competente. Quando mi vedevano arrivare, ogni mese (e talvolta due volte al mese, per 10 anni, ad eccezione di agosto) in Congregazione delle Cause dei Santi, qualcuno mi diceva sorridendo: E' una persecuzione. Si doveva insistere, o come diceva il magistrato Borrelli: "Resistere, resistere".
In questo modo esprimevo l'interesse degli olivetani per il successo della Causa.
Dopo aver letto i documenti sul "caso Rigolin", ho capito che si doveva muovere le acque da tempo stagnanti. Ci sono stati alcuni scogli da superare; il più grave è avvenuto nel 2005, quando in Vaticano si è deciso: "la Causa non può procedere". Da buon belga, perché avrei dovuto mettere Bernardo in cassa integrazione? Pertanto ho riflettuto, ho chiesto a santa Francesca Romana di darmi non una sola mano, ma le due mani e il suo cuore. Ecco fatto. Tutti i problemi si sono risolti.. L'imponente documentazione sarà presto inviata a Monte Oliveto Maggiore e depositata in Archivio.
Nel prossimo numero de L'Ulivo ci sarà un riassunto del lavoro svolto. Ormai non si torna più indietro: quando al Concistoro del 21 febbraio scorso Benedetto XVI ha comunicato la sua decisione di canonizzare il Beato Bernardo Tolomei, ero accanto al p.Vicario. Mi sono commosso perché si raggiungeva la meta attesa da secoli: ho avuto la sensazione di avere con me il santo Fondatore che mi stringeva la mano... Infatti il Papa riconosceva la sua santità di fronte alla Chiesa universale. Umilmente, a cose fatte, mi accorgo di essere stato lo strumento della Provvidenza.
Nei documenti redatti per la canonizzazione ho scritto: «Bernardo e i suoi compagni». Vedrò se il S.Padre avrà accettato quella indicazione. La S.Sede mi autorizza ad attribuire il titolo di "Beati", nel solo ambito olivetano, ad Ambrogio e a Patrizio; non c'è la continuità della devozione e la fama taumaturgica per farli beatificare a livello di Chiesa universale. Il 26 aprile sarà una giornata di grazia: chiederemo al nostro s.Bernardo di inviarci giovani postulanti coraggiosi e vitali.
Al P.Abate Generale, ho dato indicazioni sul lavoro che il Postulatore (il mio successore) dovrebbe approfondire: ottenere il titolo di Servo di Dio a qualche monaco insigne: per esempio, l'abate generale d. Polliuti. Ma l'iniziativa dovrebbe forse essere discussa in Capitolo Generale, se c'è una "volontà politica" di avere una funzione attiva, e non solamente decorativa, del Postulatore.
Ci ritroveremo per il piccolo ritiro preparatorio, e sicuramente per la canonizzazione. Vedrò se mi sarà possibile avere in anticipo i biglietti (gratis) di accesso in Piazza s.Pietro (non avere in borsa temperini, coltelli, e analoghi). I controlli di polizia sono severi. Attenzione ai bagarini che fanno pagare tali biglietti ma questi sono in realtà gratuiti.
A presto dunque. Santa conclusione del 21 marzo (qui nevica forte). Fraterni e grati saluti,
d.Réginald Grégoire

Cos'altro possiamo aggiungere noi monaci di Monte Oliveto?
Grazie ancora Dom. Réginald, grazie di cuore e arrivederci a Roma, a Casa La Salle, dal 23 al 25 aprile p.v., in occasione del ritiro da Lei predicato per prepararci come si conviene alla Canonizzazione del nostro Padre Bernardo Tolomei!

1 commento:

  1. Il bagliore della sua santità,
    come scoperta di nuova stella,
    illumina oggi la Chiesa,
    conferma ciò che i suoi monaci già sapevano,
    conforta tutti coloro che si sono con lui incontrati.
    E continua il flusso di bianchi cigni,
    umili e agili nel salire la scala da lui iniziata
    che si perde nelle braccia di Maria,
    la regina del paradiso di Dio.

    giovanni montenora

    RispondiElimina