lunedì 10 agosto 2009
Palio di Agosto, la presentazione e le immagini del Drappellone di Giuliano Ghelli
In un Cortile del Podestà gremito da contradaioli di tutte le generazioni, è stato accolto con un applauso il Drappellone di Giuliano Ghelli. Un Palio sicuramente molto diverso da quello di luglio, quando in molti avevano fatto notare il poco utilizzo dei colori da parte di Eugenia Vanni.
Ghelli ha utilizzato invece molto colore, il rosso intenso che va a disegnare una T su tutta la parte centrale, il verde acquamarina ai lati, il giallo dei cavalli del Merry go round, la giostra amata da tutti i bambini, la giostra che fa sognare, così come fa sognare la giostra del Palio. Ai lati i dieci barberi delle contrade che saranno in Piazza il 16 agosto. In alto, la Madonna, che in una mano sorregge il simbolo della balzana mentre con l'altra sostiene una nuvola con la scritta Santo Bernardo Tolomei, a cui è dedicato, oltre ovviamente che alla Madonna Assunta, questo Palio del 16 agosto.
Dunque "l’ineffabile linguaggio colorato", come lo ha definito lo stesso Carlo Pedretti durante la presentazione, “dà vita ad una rappresentazione dove la parola, nonostante gli sforzi, non riuscirà mai, in maniera esauriente, a spiegare quello che l’artista ha creato”. "Ritorna l’eterna diatriba fra il messaggio iconografico e il messaggio scritto. Su quanto la parola cerchi, inesorabilmente e senza fortuna, di tradurre quello che l’occhio vede, carpisce, scova e interpreta attraverso i sensi stimolati dall’immagine " - si legge nella nota del Comune.
Un Drappellone che, secondo alcuni intervistati a fine presentazione, crea allegria per i colori, ma anche per l'iconografia della giostra, la semplicità di alcuni particolari disegnati come da una mano di un bimbo. Il gioco, appunto. La parte drammatica, quella relativa a chi perde, è dentro la componente umana della quale, giustamente, non c’è traccia, anche perché ognuno la vive in maniera strettamente individuale ed unica. Una visione in bilico tra l’onirico e il tangibile, tra il fantastico e il reale, carica di significazione con marche di ricordi che accomunano tutti noi.
Non tutti i contradaioli intervistati sono però rimasti impressionati favorevolmente dal Drappellone dell'artista fiorentino. Una semplicità che forse non tutti hanno avuto modo di capire. Molti lamentano appunto questa semplicità. E' sicuramente un Drappellone che, come ormai accade da alcuni anni, non segue molto la tradizione, ma che decisamente guarda avanti al futuro in maniera molto intensa. Tutto ciò era aspettabile da chi, come Ghelli, vive intensamente i suoi lavori inseriti nel grande mondo della Pop Art internazionale. Secondo altri si è passati da un estremo ad un altro tra luglio ed agosto nell'utilizzo dei colori. Altri, vogliono rivederlo meglio perché hanno capito che è un'opera che a prima vista può non colpire positivamente ma che con il tempo può piacere molto.
Comunque resta sempre il fatto che quando poi un Palio è vinto ed è nel proprio museo è sempre bello. Adesso inizia il gioco della cabala. Da stasera si inizieranno a cercare i segni e simboli che magari legano l'opera ad una particolare Contrada. Impossibile non notare la grande T rossa, andando indietro nel tempo l'ultimo Drappellone con una T centrale è stato quello del Palio straordinario del 2000 vinto dalla Selva, che però ad agosto non corre. La T può ricordare la Torre, Trecciolino, il tredici, bisognerà vedere quale cavallo avrà il n.13 di coscia, per esempio. Visibile anche la grande spirale disegnata in fondo, quella che rappresenta la giostra, oltre ad altre 4 piccole spirali disegnate in alcuni punti dell'opera. la spirale può ricordare sicuramente la Chiocciola, noi possiamo solo rivedere i Palii del passato e notare che ancora una volta l'ultimo Drappellone con le spirali era quello disegnato da Del Casino nel luglio del 2003 ancora una volta vinto dalla Selva, che come detto non partecipa a questa Carriera. Altri riusciranno invece ad avvicinare alla propria Contrada le frecce colorate, le nuvole, i colori.
Il Drappellone come sempre, ma questo in particolare è ricco di simbologie ognuno come sempre leggerà la sua.
Testo di Elena Casi
Le immagini sono di Giuseppe Pisastru.
(dal sito http://www.sienafree.it)
La prima fotografia ritrae, fra gli altri, il nostro Padre Abate Generale durante la presentazione del "drappellone" svoltasi il 10 agosto 2009 nel palazzo del Comune di Siena.
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