domenica 19 aprile 2009

Bernardo Tolomei, Santo Abate per la Chiesa. La gioia dei pastori di tantissime diocesi nel mondo


Con grande zelo il nostro Padre Abate Generale dom. Michelangelo M. Tiribilli ha recapitato alla redazione del bolg i numerosissimi messaggi a lui pervenuti da vescovi legati da molteplici vincoli alla nostra Congregazione. Sono intensi messaggi recanti espressioni di grande giubilo e commozione per l'evento di grazia ormai imminente.
Fin dalle primissime vicende biografiche e comunitarie del Beato Bernardo si intuisce come per lui decisivo fosse il rapporto con l'autorità episcopale, atteggiamento e sensibilità che si motivano anche in considerazione dei tempi di generale crisi dello stesso tessuto ecclesiale, non rare volte sfilacciato per la presenza di movimenti religiosi spesso sconfinanti in atteggiamenti e convinzioni sostanzialmente ereticali. L'immagine qui sopra mostra lo stemma del Vescovo Guido Tarlati, un nome e una relazione, quella fra il presule d'Arezzo e il nostro Fondatore, da questo punto di vista assai significativa e quasi paradigmatica. Secondo una recente storiografia è la permanente attenzione da parte dei nostri primi padri in ordine a ottimi e fecondi rapporti con l'autorità episcopale a motivare, fra l'altro, lo straordinario sviluppo della Congregazione di Monte Oliveto nei suoi primissimi secoli di vita: numerosi erano infatti i vescovi che chiedevano di poter annoverare nelle loro diocesi la presenza di un nostro monastero. E' in questa secolare tradizione che ci piace inscrivere la straordinaria manifestazione di considerazione, affetto, stima e gioia pervenuta all'Abate Generale dal Patriarca di Venezia, Cardinale Angelo Scola, dai vescovi di Troyes (F), Tucson (USA), Honolulu (USA), Northampton (UK), Sâo Miguel Paulista (BR), Pitigliano-Sovana-Orbetello. Quest'ultimo rievocando, in una commovente lettera, gli anni di seminario a Volterra e a Siena, riconosce i «tanti e tanti motivi di stima e di gratitudine» alla nostra Congregazione e dunque la sua grande «gioia per la canonizzazione del beato Bernardo». Una menzione a parte meritano anche i due bei messaggi del padre dom. Emanuele Bargellini, già priore generale della Congregazione camaldolese e attualmente impegnato con frutti preziosi nel rafforzamento di una comunità monastica in terra brasiliana, e di dom. Pietro Vittorelli, abate di Montecassino, che nella sua lettera tra l'altro ci assicura circa la sua graditissima presenza in piazza San Pietro il 26 aprile 2009.

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